<<veritas est adaequatio rei et intellectus>>
Thomas Aquinas

Una mia amica psicologa del lavoro mi disse che è comprovato che se si fa un lavoro, pur ben retribuito e oggettivamente ambito, ma che va contro quelli che sono i nostri valori nella vita, prima o tardi, si rischia la serenità e anche la salute. La cosa mi colpì non tanto come una cosa strana e impensata ma proprio perche mi sono reso subito conto di aver sempre pensato che fosse così e come questa constatazione abbia spesso guidato le mie scelte professionali e di vita in genere.

I miei valori quelli del rispetto per la verità, intesa come umiltà di cercare sempre le motivazioni degli eventi e delle persone e essere disposto a mettere in discussione tutto quello che so se qualcuno mi dimostra che ci sono errori o cose da migliorarsi; unito a ciò e correlato c'è un grande amore e interesse per il sapere inteso come strumento di crescita personale e miglioramento che mi ha portato negli anni ad interessarmi di molte materie sia come autodidatta che seguendo vari corsi, sia meramente culturali (linguistica, inglese, foto artistiche) sia professionalizzanti (programmazione, marketing, tecnico hardware e molti altri) nella ricerca di una cultura ampia che aumentasse le mie prestazioni sociali e lavorative pur nei miei limiti umani e cognitivi.

Altri valori, non certo meno importanti sono per me il rispetto dell'altro e della sua identità, il tentare sempre di trovare accordi utilizzando l'empatia e la comprensione e, anche in caso di conflitti, il riconosciemento agli avversari dei loro pregi e delle loro ragioni impedendo che idee di parte possano offuscare l'obiettività di giudizio.

Il tutto unito nella fede, un po' ingenua forse ma l'unica che abbia senso per me, di lavorare sempre anche un po' per rendere questo mondo un posto migliore, per chi ci vive ora e per chi lo abiterà in futuro.